Prestiti INPS per Insegnanti
Per gli insegnanti e i pensionati ex insegnanti che desiderano richiedere liquidità, INPS offre soluzioni agevolate per ottenerla tramite i prestiti dedicati. Quali sono i
La doppia cessione del quinto è un’opportunità per tutti coloro che desiderino usufruire dei vantaggi della cessione ma hanno bisogno di maggior denaro.
I pensionati possono richiedere la seconda cessione sulla propria pensione? Scopriamolo insieme.
La doppia cessione del quinto è nota come delega e serve per ottenere più liquidità tramite il finanziamento in esame.
Se, infatti, un soggetto non si trovasse ancora nelle condizioni di poter estinguere la cessione del quinto già in corso, potrà affiancare al primo finanziamento una seconda cessione del quinto; così facendo, il soggetto potrebbe usufruire di due quinti del suo reddito.
La risposta a questa domanda, purtroppo, è negativa.
I pensionati NON possono richiedere la doppia cessione del quinto.
Questo accade poiché le cifre concesse andrebbero ad aumentare di molto e si correrebbe il rischio di sovraindebitamento; oppure potrebbe accadere di ridurre a tal punto la pensione da ricadere al di sotto delle soglie minime.
Al pensionato che volesse richiedere ancora liquidità, si presentano comunque diverse possibilità:
Per tutti quelli che non sanno di cosa si tratta, la cessione del quinto è una tipologia di finanziamento in cui l’importo delle rate non può mai superare il quinto dello stipendio o, in questo caso, della pensione. Le rate stesse, inoltre, vengono trattenute direttamente sulla pensione o sullo stipendio, senza che il richiedente se ne debba occupare.
Per i pensionati, i vantaggi sono molti rispetto ai più diffusi prestiti:
Il rinnovo della cessione del quinto è un servizio offerto ai lavoratori ed anche ai pensionati che desiderassero estinguere il finanziamento già in corso per rifinanziare una nuova somma, più bassa o più alta a seconda delle esigenze.
Unica clausola che si pone per fare richiesta ed ottenere il rinnovo è quella di aver già pagato almeno due quinti del numero complessivo delle rate del primo finanziamento.
Ultimo ma non ultimo, il prestito personale rimane sempre una soluzione per tutti.
Qui, al contrario della cessione del quinto, le rate dovranno essere versate direttamente dal cliente alla banca o alla finanziaria prescelta.
Viene richiesto a chi vuole usufruire del prestito di dimostrare di possedere un reddito fisso mensile; l’importo concesso e l’ammontare delle rate non si basano, però, su quest’ultimo ma vengono concordati tra finanziatore e richiedente.
In ogni caso, non vengono mai elargiti più di 30mila Euro.
Il prestito personale non è finalizzato, ovvero non si deve indicare la destinazione d’uso del denaro.
Per i pensionati è bene ricordare che il prestito presenta il limite d’età dei 75 anni, al contrario della cessione del quinto che può arrivare anche ad 80 anni.
Una categoria personale, sono i pensionati ex INPDAP che possono accedere a delle tipologie di prestiti particolarmente vantaggiose.
Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un ex dipendente statale nato il 01/02/1954: importo erogato 28474,47€ da rimborsare in 120 rate mensili da 300,00€ – TAN fisso 4,84% – TAEG fisso 4,97% – importo totale dovuto dal consumatore di 36.000,00€ spese assicurative comprese nella rata, tasso fisso rata costante , bollo 16 euro.
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