Se, al contrario, si volesse richiedere una somma più cospicua, sicuramente si opterebbe per il prestito pluriennale.
In questo caso, la somma verrà calcolata sulla base della durata del piano d’ammortamento, che può essere di 5 o di 10 anni, e sull’ammontare delle rate, che non supereranno mai il quinto cedibile dello stipendio e su esso verranno trattenute dall’INPS.
Il TAN è fissato al 3,50%.
Consulta anche le tabelle dei prestiti pluriennali INPS.
I prestiti pluriennali possono essere:
- – Diretti: la somma viene concessa direttamente dall’INPS, attingendo al Fondo Credito;
- – Garantiti: il cliente si rivolge ad una banca o finanziaria convenzionata con INPS per ottenere il denaro.
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Nel secondo caso, i tassi applicati al prestito varieranno di agenzia in agenzia; l’elenco delle aziende convenzionate si può consultare sul sito ufficiale INPS (www.inps.it).
I dipendenti pubblici dovranno essere iscritti al Fondo Credito, come già anticipato, e dovranno avere alcuni prerequisiti:
- – Contratto di lavoro indeterminato oppure determinato di almeno tre anni;
- – 4 anni minimi di contributi versati alla Gestione di appartenenza;
- – Retribuzione mensile garantita per l’intera durata del contratto.