Prestiti INPS ex IPOST

Per Dipendenti Pubblici ed ex INPDAP - FINO A 75.000€

simulazione del PRESTITO

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

Ogni dipendente di Poste Italiane (IPOST) può richiedere credito con agevolazioni tramite INPS. 

 

A chi si rivolgono i Prestiti INPS ex IPOST? L’Istituto Postelegrafonici, meglio noto come IPOST, dal 2012 è confluito nell’attuale INPS. 

Tutti i servizi di prestito, pertanto, vengono erogati ora tramite quest’ultimo Ente con il nome di Gestione Fondo Poste Italiane.

 

prestiti INPS ex IPOST sono dedicati ai soli dipendenti di Poste Italiane ancora in servizio, da almeno quattro anni.

 

I prestiti dedicati sono due: 

  • – Piccolo Prestito ex IPOST
  • – Prestito Pluriennale ex IPOST

Piccolo Prestito INPS ex IPOST

Il piccolo prestito ex IPOST permette di richiedere da una fino ad un massimo di otto mensilità nette dello stipendio. Il tempo entro cui poter rimborsare la cifra varia da 1 a 4 anni; la durata del prestito si adegua al numero di mensilità richieste (ad esempio: una/due mensilità = 1 anno).

 

Al contrario del prestito pluriennale, che adesso analizzeremo, il piccolo prestito non è finalizzato, ragione per cui non è necessario specificare l’uso cui sono destinati i soldi.

 

Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) è fissato al 5%.

 

Leggi la definizione di TAEG in questo articolo

 

Per fare domanda, la procedura si svolge interamente online dal sito INPS (www.inps.it), compilando alcuni moduli dedicati appositamente ai dipendenti Poste Italiane.

 

Oltre a ciò, il richiedente dovrà avere a portata di mano:

  • – Documento d’identità e Codice Fiscale;
  • – Ultima busta paga e, obbligatoriamente, certificato stipendiale (richiedibile a Poste Italiane);
  • – Dichiarazione sostitutiva di Atto Notorio.

 

Prestito Pluriennale INPS ex IPOST

Il prestito pluriennale ex IPOST permette di richiedere cifre maggiori rispetto al piccolo prestito.

 

Anche qui, come nel precedente servizio, l’accesso al credito è riservato ai soli dipendenti ancora in età lavorativa, con almeno quattro anni di anzianità lavorativa. 

 

 

La durata del piano di ammortamento può essere di 5 o 10 anni e la somma concedibile varia sulla base dell’ammontare delle rate e della durata individuata. 

 

Per rimborsare le rate, la modalità prescelta è quella delle trattenute sullo stipendio, che non andranno mai a superare il quinto cedibile dello stesso. 

 

In questo caso, tuttavia, siamo di fronte ad un prestito finalizzato, ovvero è necessario anticipare il motivo per cui si richiedono i soldi. Le motivazioni sono indicate in un elenco consultabile su sito INPS, alla voce Prestiti pluriennali Gestione Fondi Poste.

Prestiti INPS ex iPost

Il tasso applicato, TAEG, è fissato al 3,50%.

 

 

La richiesta, ancora una volta, dovrà essere compilata online e i documenti da presentare sono:

 

  • – Documento d’identità e Codice Fiscale;
  • – Certificato stipendiale (da richiedere a Poste Italiane) e ultima busta paga;
  • – Autocertificazione Stato di famiglia;
  • – Documentazione per la motivazione d’uso del denaro;
  • – Certificato di buona salute (presso medico di base);
  • – Dichiarazione sostitutiva di Atto Notorio.

Prestiti INPS ex IPOST dedicati ai Pensionati di Poste Italiane

Per i pensionati che avessero svolto il proprio lavoro presso Poste Italiane, l’unica soluzione per ottenere credito a tassi agevolati attraverso l’INPS, è quella di sottoscrivere una cessione del quinto.

 

 

La cessione del quinto è un finanziamento in cui le rate avranno un importo che non supererà mai il quinto della pensione e verranno trattenute direttamente dall’INPS ogni mese proprio dalla pensione.

 

La durata della cessione del quinto può variare da 24 mesi fino a 120 mesi; in questo arco temporale, tassi e importo delle rate non varieranno mai. 

La somma richiedibile varia sulla base del piano d’ammortamento individuato in fasce di scelta.

 

 

Per accedere alla cessione del quinto sulla pensione, non si dovrà essere in possesso di una pensione minima o di eventuali sostegni al reddito, come l’invalidità civile o l’assegno sociale.

 

 

In linea generale, tale finanziamento risulta preferibile per un pensionato poiché viene concesso con più facilità dalle banche e dalle finanziarie, in quanto la pensione stessa viene portata come garanzia e le rate vengono rimborsate automaticamente.

 

 

Per compilare la domanda, basterà collegarsi al sito INPS e presentare questa documentazione:

  • – Codice Fiscale e Carta d’Identità;
  • – Ultimo cedolino della pensione e comunicazione di cedibilità della pensione (ottenibile presso sede INPS);
  • – Polizza dell’assicurazione sulla vita.

Accesso alla propria Area Riservata INPS

Ricordiamo, per completezza, che per accedere alla propria Area Riservata INPS e compilare, in seguito, la domanda di prestito adatta alle nostre esigenze, le credenziali d’accesso sono:

 

  • – PIN dispositivo (viene rilasciato dallo stesso INPS);
  • – SPID necessariamente di Livello 2 o superiore;
  • – CNS, Carta Nazionale dei Servizi;
  • – CIE, Carta d’Identità Elettronica.

Simulazione di Prestito ex INPDAP

Data di nascita 01/02/1954
Numero rate mensili 120
Importo totale dovuto 36.000,00 euro
Rata mensile 300,00 euro
Importo netto erogato 28726,17 euro
Costo finanziari 7257,83 euro
TAN 4,653%
TAEG 4,770%
TEG 4,76%
Assicurazione Vita Compresa

simulazione
del PRESTITO

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.